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.Il giorno in cui i suoi genitori furono fatti prigionieri in una grotta sui monti Wicklow, e in cui luistesso avrebbe dovuto finire all'ospizio dei poveri, Edward fuggì a Cork.Lì aveva voluto provare a guadagnarsi il pane come contadino, per avere finalmente, diceva,del terreno solido sotto i piedi, invece di quelle sabbie mobili in cui era vissuto fin da quandoaveva visto la luce.Ma cosa accadde? Come contadino stava tranquillo, certo, ma più il tempo passava, piùsprofondava in quella terra acquitrinosa e in quel letame puzzolente.Neppure questa era vita.Iniziò a temere, disse, che tutto quel vagabondare gli fosse entrato nel sangue, così che, seprovava a fermarsi troppo a lungo, gli venivano le formiche ai piedi.Partì dunque per Kinsale per diventare pescatore e provare la libera vita della gente di mare,come dicevano quelli che non ne sapevano niente.Perché cos'era, in effetti, questa vita, se non un costante sgobbare sugli stessi banchi darematori, dentro e fuori dal porto, avanti e indietro, mai un momento di riposo per cambiareun po', ma soltanto perché il tempo rendeva impossibile lavorare? E anche in quei giorni sidovevano sorvegliare gli ormeggi o controllare che l'ancora non venisse trascinata via!Neppure questa era vita.Fu solo dopo essere stato in mare con Dunn che aveva cominciato a trovare un senso in tuttaquella miseria.A bordo del "Dana" non si era mai sotto pressione, almeno se si usava il cervello a sufficienzada non cacciarsi troppo spesso nei guai.Al contrario, era importante dormire ed essere riposati, perché la stanchezza non facessecommettere qualche sciocchezza quando si avvistava la vela di gabbia della lancia dellaDogana all'orizzonte.Perciò, amico mio, disse England, ascolta quel che ti dico, vai a coricarti.So quanto reggo, risposi.E credo di averli stupiti tutti, con quello che riuscivo a reggere. Non stavo fermo un attimo, ero perennemente allegro, pronto al riso e agli scherzi, e questa èsempre rimasta la mia caratteristica, insieme alla paura che ispiravo, per tutta la mia vita.Quando ci avvicinammo a Saint-Malo, con Cap Fréhel a dritta, in un chiaro di luna cheevidenziava i contorni delle cose, ero io al timone, con Dunn al mio fianco e Elisa dall'altro.In precedenza Dunn mi aveva indicato i punti di riferimento a terra e le rotte da tenere, e oraera come se fossi sotto esame.E che il diavolo mi prenda se non portai il "Dana" a destinazione senza bisogno che Dunn micorreggesse una sola volta.Il mio orgoglio e la mia vanità non conoscevano limiti, finché Elisa non mi riportò sulla terra,dov'era il mio posto.E' strano che impari così in fretta, tu che sei così duro di comprendonio.Lo disse con tenerezza, ma ero così fiero di me che mi diede molto fastidio.Perché doveva sempre guastare la mia gioia quando era al culmine? Forse aveva soltantopaura che potessi decidere di seguire la mia strada, invece di quella di qualcun altro, o chefinissi per trovare stretta una piccola imbarcazione da pesca, visto che, dopotutto, ero statocapace di ammutinarmi.Ma mi sono sempre adattato a qualsiasi dimensione, almeno quando era per una buonacausa: la mia.L'unica altra nota falsa di quella spedizione era Deval.Quando salpavamo l'ancora, non faceva forza sul cavo, e si limitava ad avvolgere quello cheusciva dalle mie mani.Quando dovevamo virare di bordo, era così lento da riuscire d'impaccio, perché issare eallascare le vele erano cose che sulla "Lady Mary" sicuramente si imparavano.Quando attraccavamo a un qualsiasi molo, Deval riusciva appena a fare una gassa da unaparte, mentre io le facevo con una mano sola.Quando issavamo la iole con i paranchi, Deval riusciva appena a sollevare la prua dall'acqua,quando dalla mia parte la poppa era già all'altezza della murata.No, non valeva un granché, se si faceva un onesto paragone tra noi due.Chiesi a England come diavolo avesse fatto Dunn a prendere a bordo un tale buono a nulla.Ogni cosa ha diversi lati, rispose England con quella saggezza per la quale fu in seguitorinomato.Non è poi così stupido avere un francese a bordo.Ma si potrà pur trovare qualcuno meglio di lui, obiettai.Non tra la gente che frequentiamo, rispose England.Conosci molti marinai che se la sanno cavare in una lingua diversa dalla loro? A terra, vogliodire? Fui costretto a rispondere di no.A bordo della "Lady Mary" avevamo marinai di tutte le lingue possibili e immaginabili, aeccezione del francese e dello spagnolo, perché la guerra lo impediva, ma per capirci avevamola lingua dei marinai, quel felice miscuglio di un po' di tutto.Ma chi avrebbe potuto usarla sulla terraferma, e farsi capire? Nessuno, a quanto sappia.Inoltre.England esitò.inoltre, i parenti non si scelgono.I parenti? ripetei.Cosa vuoi dire? Non so se dovrei dirtelo, ma mi piaci, e credo che tu sappia tenere la boccachiusa.Puoi contarci, dissi.Ci si può sempre fidare di John Silver.La madre di Deval è la stessa di Elisa. Sono fratellastri, dunque.In gioventù, Dunn andò al bordello in Francia, come tutti noi [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]

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